Barcelona Bridal Week 2017: Unexpected Dreams

La più internazionale Barcelona Bridal Fashion Week di sempre brillerà grazie alla presenza di aziende leader del settore

Dal 25 al 30 aprile i riflettori del mercato mondiale della moda sposi si accenderanno sulla 27a edizione della Barcelona Bridal Fashion Week che si terrà alla Fira de Barcelona. Con sfilate di 24 aziende leader del settore, prodotti di oltre 300 marchi, 65% dei quali internazionali, 800 key buyer provenienti da 70 Paesi e la presenza di star internazionali della moda come Ángel Sanchez e Galia Lahav, lo show si preannuncia come l’edizione più internazionale di sempre.

La passerella BBFW sarà il principale scenario per le nuove collezioni di 24 aziende nazionali e internazionali, che presenteranno le proprie collezioni 2018 di abiti e accessori da sposa, abiti da sposo, abiti da cerimonia e comunione ai professionisti del settore, buyer e giornalisti provenienti da tutto il mondo.

Il 25 aprile Rosa Clará aprirà la serie di sfilate che si protrarranno fino al 28 aprile e che vedranno avvicendarsi il St. Patrick Studio del Pronovias Fashion Group, al suo debutto alla BBFW; Jesús Peiró; Cristina Tamborero; Sophie et voilà Collection; YolanCris; Isabel Sanchís; Inmaculada García; Ángel Sánchez; Marylise & Rembo Styling; Isabel Zapardiez; Ana Torres; Raimon Bundó che festeggerà il 50° anniversario del brand; Jordi Dalmau e Matilde Cano; Marco & María; Galia Lahav; Cymbeline; Ramón Sanjurjo; Carla Ruiz; Sonia Peña, Morilee Madeline Gardner e Demetrios, due aziende nordamericane anch’esse al loro debutto alla BBFW. Sarà Pronovias a chiudere le sfilate di quest’anno la sera del 28 aprile.

La fiera campionaria, che aprirà i battenti il 28 aprile, presenterà oltre 300 marchi, il 65% dei quali internazionali, provenienti da 25 Paesi, con 78 di loro al proprio debutto. La Barcelona Bridal Fashion Week, organizzata dalla Fiera de Barcelona, accoglierà oltre 18.000 visitatori e 800 key buyer – il 15% in più rispetto al 2016 – provenienti da circa 70 Paesi, essenzialmente Stati Uniti ed Europa, ai quali si aggiungono quest’anno America Latina e Asia, in particolare Messico e Giappone.