Luca Airoldi e la suggestione nostalgica della Belle Époque

Partendo dallo studio delle silhouette dell’epoca, rappresentato nelle immagini di Lepace e Thayaht, Luca Airoldi immagina nuove proporzioni contemporanee.

Luca Airoldi e la suggestione nostalgica della Belle Époque

Un viaggio spazio-temporale, un salto improvviso nei primi decenni del ‘900, incrociando Elsa Schiapparelli e Coco Chanel, per poi compiere un balzo in avanti negli anni ‘60-‘70 e trovarsi di fronte ad un’esplosione di colori Pop.

É questo il senso della collezione Belle E-pop di Luca Airoldi: rileggere la suggestione nostalgica della Belle Époque secondo un’interpretazione contemporanea, passando attraverso la revisione delle forme, delle proporzioni e l’accostamento del colore.

A ricordo di questo viaggio di inizio secolo, improvvisamente si animano sfumature: rosa antico, azzurro mare, verde salvia, tortora, marrone scuro, grigio, bianco ghiaccio, verde oliva, celeste e blu.

Un vocabolario che annovera linee asciutte, proporzioni allungate, grafismi, semplicità e qualche volume, maglie allungate che si accostano a gonne e pantaloni ampie e capi-spalla voluminosi. Si affiancano cappotti dalle forme orientali che giocano sulle sovrapposizioni e sui tagli per disegnare silhouette allungate, come lo erano i grandi cappotti dei primi anni del 1900.

A completare culotte, gonne ampie e pantaloni. Qui sono i volumi a giocare un ruolo rilevante, aiutati anche da filati spugnosi e da lavorazioni all’uncinetto.

Credits: © Courtesy of CeG Maxicom PR