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CULT From Gods to Goods: la sfilata Naba

In passerella le collezioni degli studenti del triennio NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

Maria Capellaro

L’Apollo Club di Milano ha ospitato l’atteso evento di chiusura dell’anno accademico di NABA – Nuova Accademia di Belle Arti con la sfilata di una selezione di studenti del Triennio in Fashion Design e del Biennio Specialistico in Fashion and Textile Design.

Il tema “CULT – From Gods to Goods” ha raccolto le collezioni di 30 giovani designer emergenti del Triennio in Fashion Design che hanno avuto la possibilità di presentare a pubblico e stampa le loro creazioni. Una prestigiosa giuria – composta da giornalisti, influencer, esperti e aziende del settore – ha visionato e selezionato i migliori progetti, regalando così agli studenti l’opportunità di sfilare durante il Fashion Show finale.

Camilla Marchi

Durante l’anno, tutti gli studenti sono stati chiamati a lavorare seguendo il tema “CULT”, proposto da Nicoletta Morozzi, NABA Fashion Scientific Advisor, come riflessione annuale per i progetti. Una delle parole più usate per definire fenomeni, oggetti e ideologie, CULT è un insieme di riti e regole che si manifestano con grande evidenza nell’abbigliamento. Basta pensare a tutti quegli abiti, accessori e designer che hanno segnato epoche, diventandone persino il simbolo: dalla Kelly di Hermes alla tracolla Chanel, fino alle più moderne sneaker Nike. Dalla riflessione su CULT, gli studenti sono partiti per realizzare le loro collezioni, muovendosi tra fenomeni largamente conosciuti da cui sono attratti, dalle proprie radici culturali, o proponendo nuovi CULT contemporanei.

Lo scambio di idee, di funzioni e di competenze è da sempre alla base del lavoro degli studenti NABA. Colomba Leddi, Course Leader del Triennio in Fashion Design afferma: “Il Fashion Show di NABA è un’occasione speciale e unica, volta a dare importanza e visibilità al talento, alla dedizione e all’interdisciplinarietà, caratteristica peculiare del DNA dell’Istituto, che da sempre è attento a ricreare il concetto di team di lavoro, coinvolgendo tutte le professionalità legate alla rappresentazione della moda quali art director, stylist, grafici e video maker.”

Yifang Li

Gli studenti si sono occupati infatti dell’organizzazione complessiva dell’evento di fine anno, con la supervisione e regia di Paolo Bazzani, Art Director della sfilata, applicando in modo pratico e concreto le professionalità apprese durante il percorso scolastico. Gli studenti dell’indirizzo in Fashion Styling e Communication del terzo anno hanno prodotto il contenuto creativo e grafico della rivista, lavorando in stretta relazione con gli studenti di Fashion Design, in una sorta di laboratorio creativo continuo.

Anche la musica che ha accompagnato la sfilata è stata prodotta dagli studenti del Certificate Program in Sound Designa cura di Igor Muroni, un corso che offre una formazione completa che va dalla music production al sound branding, dal sound design per il cinema la televisione e la radio alla musica sperimentale e alla sound art.

Per il Biennio Specialistico hanno sfilato 17 collezioni che rappresentano una parte del lavoro di ricerca fatto da tutti gli studenti durante il corso.

Rita Prisco

Le tematiche scelte sono individuali e seguono diverse linee di progetto, a seconda delle affinità, dell’immaginario e delle attitudini professionali di ciascuno: visioni che si avvicinano al mondo dell’arte, sperimentazione nella costruzione sartoriale, approfondimento di strutture e decoro del tessuto, mix culturale tra le proprie radici e il mondo con cui sono entrati in contatto attraverso la loro esperienza di studio.

Apre la Sfilata IS ARUTAS il progetto collettivo curato da Claudia Nesi e Anna Cardani: ogni studente ha lavorato su una categoria merceologica realizzando dei capi che sono stati combinati e remixati per creare 7 looks tutti bianchi come la spiaggia sarda Is Arutas

Le musiche che accompagnano la sfilata del Biennio Specialistico sono a cura di A.Aviance.

Il collegamento diretto con la Fashion Industry e il confronto continuativo con le imprese del settore è uno dei cardini del sistema formativo NABA, che, tra gli altri, quest’anno ha scelto al suo fianco Kuraray, grande azienda giapponese che lavora nell’ottica della sostenibilità. Insieme ai docenti Miao Ran, Alessandro Manzi, Colomba Leddi e Simone Liscio, gli studenti selezionati del Triennio in Fashion Design sono stati chiamati a ragionare sull’utilizzo del materiale “Clarino”, un materiale sintetico simile alla pelle e totalmente animal friendly. Grazie al supporto costante dell’azienda, che ha messo a disposizione competenze e tecnologie, sono state realizzate 5 capsule collection che sfileranno durante la serata.

Valentina Hu

Dal minimal all’iperdecorativismo, dal tecnico all’etnico: gli scenari sono molteplici e all’insegna della creatività.

Quella con Kuraray non è stata l’unica collaborazione attivata per l’evento di fine anno. Anche quest’anno infatti, Lectra, il leader mondiale nel settore delle soluzioni tecnologiche integrate, ha lavorato al fianco degli studenti in un progetto che invita a trovare il giusto equilibrio tra creatività e innovazione, mantenendo il design al centro del processo di sviluppo.

Alla fine del percorso verranno messi a disposizione dei 10 studenti finalisti due premi: Premio Lectra e Premio Missoni.

L’evento finale ha ospitato, oltre alle collezioni degli studenti NABA, alcuni progetti realizzati dagli allievi di università internazionali: ECNU East China Normal University, SUES Shanghai University of Engineering Science, ZUST Zhejiang University of Science & Technology, Tsinghua University, Pearl Academy e UVM Universidad del Valle de México.

Photography: © Max Botticelli

Credits: © Courtesy of Weber Shandwick

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