Ermenegildo Zegna XXX: attitude sartoriale alla Stazione Centrale

È negli spazi monumentali della Stazione Centrale, terminal progettato dall’architetto Ulisse Stacchini negli anni ’20, che Alessandro Sartori ha voluto portare in scena la sua collezione Ermenegildo Zegna XXX per l’inverno 2019.

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Una passerella inaspettata crea un labirinto di cammini che si incrociano negli spazi dell’atrio della stazione ferroviaria di Milano Centrale, uno dei luoghi più emblematici della città. Un luogo di infiniti passaggi, dove persone di tutti i tipi si incontrano da quasi un secolo e continuano a farlo ad ogni ora di ogni giorno, in arrivo e in partenza. E proprio questo luogo dall’anima così eterogenea diventa la cornice di una collezione che connette le “diversità”.

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“In un mondo in cui i confini continuano a chiudersi – commenta il Direttore Artistico di Zegna, Alessandro Sartoriho sentito la necessità di sostenere il potere dell’apertura e della molteplicità attraverso il mio ruolo di fashion designer. Ho messo in primo piano consapevolezza e responsabilità in tutte le fasi del processo creativo: dalla produzione dei tessuti alla definizione di nuove categorie di abbigliamento, fino all’allestimento della sfilata in un luogo così significativo. Continuo a perfezionare la mia visione del guardaroba metropolitano contemporaneo: un’idea di sartoria moderna per una generazione multiculturale di cittadini del mondo”.

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Questa stagione delinea una formalità delicata, che si fonde con il ritmo industriale della giungla d’asfalto. Le categorie si incontrano ibridandosi:

le giacche prendono le tasche dagli outerwear; le camicie diventano giacche dai volumi squadrati, funzionali; i blouson sfoggiano un collo formale; i pantaloni cargo assumono un’attitude sartoriale, così come i piumini trapuntati che vengono realizzati a mano nell’atelier bespoke di Via Bigli.

La silhouette è fluida, semplice, definita. I capispalla, lunghi o corti, sono scenografici e voluminosi, con bomber innovativi, parka trapuntati con collo staccabile e cappotti di maglia; le giacche hanno volumi asciutti e allungati, chiusure nascoste e tasche geometriche; i pantaloni ampi si restringono verso il fondo elasticizzato. La maglieria è un elemento fondamentale e offre un’ulteriore profondità alle texture. Gli jacquard si adattano singolarmente a ogni capo, creando pezzi unici; le trame si fanno materiche con l’utilizzo di cashmere, carta e pelle; slogan e scene metropolitane evolvono in audaci astrazioni visive sotto forma di stampe o di jacquard.

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I look sono completati da stivali con zip e suola compatta e sneakers multi-materiali, come l’iconica Cesare, la prima sneaker Zegna completamente personalizzabile attraverso il lancio online di #MyCesare la sera stessa della sfilata. In linea con il mood funzionale degli accessori le borse sono ampie e geometriche, con costruzioni modulari.

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Fusione e manipolazione sono le parole d’ordine anche sul fronte dei tessuti. All’insegna dello slogan #UseTheExisting, la collezione, sviluppata grazie alla divisione tessile del Gruppo Zegna, è quasi interamente realizzata con esclusivi tessuti di lana, cashmere e nylon creati da risorse preesistenti tramite processi innovativi. Ne risultano materiali pregiati e morbidi al tatto, ma “responsabili”, in quanto riciclati e riciclabili. I tessuti donano una brillantezza materica alla palette metropolitana di bianco, grigio asfalto e Varsavia, nero Beluga, blu Notte, kaki e verde Siberia, illuminati da sfumature di Assenzio e quarzo citrino e amalgamati in composizioni eterogenee.

Alessandro Sartori, Direzione Artistica

Wladimir Schall, Musica

Bureau Betak, Progetto, Direzione e Produzione Evento

Credits: © Courtesy of Ermenegildo Zegna PR